Settecento e Ottocento
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Nel secolo seguente, con l'illuminata amministrazione austriaca,
oltre al generale riordino amministrativo, a Vimercate
venne ripristinato il mercato e istituita la Pretura con le sue
carceri mandamentali, presso l'edificio di Via Crispi
dal caratteristico muro bugnato.
L'arrivo delle truppe napoleoniche a Milano, nel 1796, sancì
la fine definitiva della feudalità, e con la confisca dei
beni ecclesiastici provocò la redistribuzione della proprietà
terriera ad una nuova classe borghese, impegnata nello
sfruttamento agricolo soprattutto con l'allevamento del baco da
seta. Da ciò derivò, qualche decennio più tardi,
l'insediamento delle prime industrie tessili, attive fino alla
metà del XX secolo.
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Il Risorgimento vide la partecipazione di alcuni vimercatesi,
tra i quali
Gaetano de Castillia,
incarcerato nello
Spielberg, e
Francesco Pellizzari,
luogotenente di Benedetto Cairoli e comandante garibaldino.
Nei decenni seguenti l'Unità d'Italia, anche nel Vimercatese si
fece sentire la grave crisi economica e con essa i primi
movimenti di organizzazione popolare, soprattutto rurale.
Il territorio di Vimercate fu investito da movimenti agrari di
notevole impatto negli anni tra il 1885 e il 1889. E' in
relazione a questi avvenimenti la costituzione, nel 1884, della
Società di Mutuo
Soccorso tra operai, contadini, agricoltori e altri cittadini,
che intervenne in vari ambiti sociali, con parecchie
realizzazioni: l'Asilo Infantile, poi dedicato a uno dei
promotori Luigi Ponti, la Scuola popolare di disegno, il Teatro
Sociale, che verrà poi dedicato a Umberto I.
Negli ultimi decenni dell'Ottocento furono realizzate le due
linee tranviarie che collegarono Vimercate ai centri della
regione: nel 1880 il mitico Gamba del legn che portava a
Milano, dieci anni più tardi la linea Monza-Trezzo- Bergamo.
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