(2 marzo 1891 - 13 agosto 1972)
Della famiglia di Geremia Bollani, industriale
meccanico locale, il ragioniere Enrico Bollani,
pur con alcune brevi interruzioni, è Sindaco e
poi Podestà' di Vimercate nel decennio a cavallo
tra il 1923 e il 1935.
Ricevute le chiavi del Comune dal commissario
prefettizio Augusto Zuliani il 1 febbraio 1923,
Bollani assume poi la nuova carica di Podestà
dall'aprile 1927, quando nei Comuni in luogo del
Sindaco viene introdotta la figura del Podestà,
dotata dal regime fascista di poteri più larghi
rispetto al Sindaco.
L'amministrazione Bollani fa proprie le
problematiche che già le precedenti
amministrazioni avevano individuato come
esigenze prioritarie della popolazione: tanto
l'ampliamento della rete idrica, quanto il
trentennale contratto stipulato con l'officina
del gas, sono espressamente voluti dal Sindaco
Bollani ed i contratti vengono da lui
direttamente firmati.
Su sua iniziativa, con decreto reale del 28
marzo 1929 n. 656, i Comuni di Ruginello con
Oldaniga e Oreno con Velasca sono aggregati
alla città di Vimercate formando una sola
amministrazione. L'iniziativa viene motivata da
considerazioni di carattere amministrativo,
urbanistico e finanziario.
La visita di Mussolini a Vimercate il 6 ottobre
1934 è l'occasione per Bollani di aprire
ufficialmente la casa Balilla e di inaugurare la
scuola elementare Emanuele Filiberto.
Incaricato nuovamente della reggenza della
città in qualità di commissario prefettizio
nell'estate del 1944, Bollani si dimette dalla
carica nel gennaio successivo.
Riferimenti bibliografici:
- Comitato Unitario Antifascista di Vimercate,
Vimercate nella storia contemporanea: 1918-1945,
Vimercate, Comune di Vimercate, 1985.
- "Sagra della patata", 1989.
- "Vimercate Oggi", 12 (1972), n. 15.
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